Il contributo fornisce una puntuale verifica dal punto di vista numerico degli articoli pubblicati sul periodico Bollettino d’Arte - a partire dall’anno di fondazione della rivista, 1907 - dedicati ai temi del restauro, che documentano il formarsi e la progressiva evoluzione dell'attenzione istituzionale al settore della conservazione del patrimonio.
Nella seconda e terza serie del periodico (1921-1943), gran parte delle notizie sui restauri è affidata alla nuova rubrica Cronache delle Belle Arti. Il 1938 costituisce un anno di svolta per la rivista, che cambierà il titolo in Le Arti fino al 1944. Nell'Italia del dopoguerra il periodico riprende il suo nome storico con la IV (1948-1964), V (1965-1976) e VI serie (1979-). Nel periodo dal 1948 al 1960 – gli anni della ricostruzione post-bellica - il Bollettino d'Arte documenta un'attività di restauro intensa da parte delle varie Soprintendenze. La presenza dell'Istituto Centrale per il Restauro - istituito con legge n. 1240 nel 1939 - nella rivista del ministero è intensa fino ai primi anni Cinquanta. Con il varo, proprio nel 1950, del Bollettino dell'Istituto Centrale del Restauro si assiste ad una decisa flessione dei contributi dell'Istituto per tutti gli anni Sessanta fino alla metà degli anni Settanta per poi riprendere, con rinnovato vigore, con la Serie Speciale, i Supplementi e i Volumi Speciali monografici inaugurati durante la direzione del Bollettino d'Arte di Evelina Borea, che vengono ad affiancare gli articoli inseriti nella rivista, dedicati al settore conservazione e restauro.
The Bollettino d’Arte and restoration
The articles dedicated to issues of restoration and published in the Bollettino d’Arte since the year of its foundation (1907) are subjected to a quantitative assessment: they document the formation and progressive evolution of institutional attention to the conservation of the national heritage.
In the second and third series of the periodical (1921–1943), a large part of the reports on restoration was confined to the new regular feature of the journal, Cronache delle Belle Arti. The year 1938 represented a turning point for the journal: it even changed its title to Le Arti, a title it would maintain till 1944. But after the end of the war the periodical would resume its original name with the fourth (1948–1964), fifth (1965–1976) and sixth series (1979—). In the period from 1948 to 1960 — the years of post–war reconstruction — the Bollettino d’Arte would document an intensive programme of restorations conducted by the various Soprintendenze. The involvement of the Istituto Centrale per il Restauro — established by Law n°. 1240 in 1939 — in the journal of the ministry was especially intensive up till the early 1950s. But with the foundation in 1950 of a house–journal of its own, the Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro, a marked downturn in the Istituto’s contributions to the journal can be remarked; that process continued through the 1960s to the mid–1970. But it resumed its involvement, with renewed vigour, with the Special Series, the Supplements and Special Monographic Volumes that were inaugurated during Evelina Borea’s editorship of the Bollettino d’Arte and that complemented the articles contained in the journal itself, dedicated to the field of conservation and restoration.
