Roberto Zapperi: Il ritratto di Leone X di Raffaello. Roma, Firenze e la politica medicea (Estratto dal fasc. 139)

    

Il ritratto di Raffaello, dedicato al papa Leone X e ai due suoi cugini cardinali, Giulio de’ Medici e Luigi de Rossi, è studiato in questo articolo come un documento storico che trasmette un preciso messaggio politico. Leone X lo commissionò nel 1518 per inviarlo a Firenze a rappresentarlo in effigie nel corso delle feste nuziali del nipote, Lorenzo de’ Medici duca di Urbino con Madeleine de La tour d’ Auvergne, parente del re di Francia Francesco I. Con questo quadro il papa intendeva confermare agli occhi dei Francesi la tradizionale politica medicea di alleanza con loro. Ma prima che ai Francesi si rivolgeva ai Fiorentini, per sottolineare che i Medici tenevano saldamente in mano le chiavi di S. Pietro e si avvalevano anche della parentela e del sostegno politico del re di Francia, allo scopo di estendere e rafforzare il loro dominio sulla città.


Raphael’s portrait of Leo X. Rome, Florence and Medici policy

Raphael’s portrait, dedicated to the Medici Pope Leo X and his two cousins, Cardinal Giulio de’ Medici and Cardinal Luigi de Rossi, is studied in this article as an historical document that transmits a precise historical message. Leo X commissioned it in 1518 with a precise purpose in mind: he intended to send it to Florence to represent him in effigy at the festivities accompanying the nuptials of his nephew Lorenzo de’ Medici, duke of Urbino, with Madeleine de La Tour d’Auvergne, kinswoman of the king of France, François I. With this portrait the Pope intended to confirm in the eyes of the French the traditional Medici policy of alliance with them. But more than at the French, the portrait was addressed at the Florentines themselves to underline that the Medici firmly held in their hand the keys of St. Peter and also used their kinship with and political support for the king of France, with the aim of extending and reinforcing their control over the city.