Lucilla de Lachenal: Dal Museo Torlonia in via della Lungara alla mostra in Palazzo Caffarelli. Per una storia della tutela di un patrimonio archeologico privato

    

Viene qui presentata, come indicato nel sottotitolo, una storia della tutela esercitata dal Ministero dal tardo Ottocento fino ai giorni nostri sulle collezioni archeologiche di un privato di eccellenza, il principe Torlonia.

Sono esaminate le varie operazioni compiute dallo Stato nei riguardi di un patrimonio fra i più cospicui e interessanti di Roma, che tra l’altro, grazie alla donazione avvenuta nel 1892 della quadreria e di alcune sculture moderne provenienti dal demolito palazzo di famiglia in piazza Venezia, contribuì ad arricchire la Galleria Nazionale di Arte antica. La formulazione di leggi di tutela sempre più articolate dall’inizio del secolo scorso ha comportato l’imposizione di molti vincoli di importante interesse sulle raccolte di antichità detenute dalla famiglia Torlonia in diversi palazzi e ville di proprietà, accanto alla progressiva ricerca di una migliore e più adeguata sistemazione museale per i marmi collocati in via della Lungara, ma in condizioni che col tempo ne impedirono la pubblica fruizione. Si ripercorrono così le vicende legate a una trattativa tra lo Stato e il privato durata oltre un secolo, e che vide anche il tentativo (sempre frustrato per la cronica carenza di fondi pubblici) di acquisire al demanio tale collezione. Soltanto di recente, con la stipula di un Accordo tra il Ministero e la Fondazione Torlonia (che ha avuto concessa in comodato la custodia e la promozione della raccolta degli oltre seicento marmi antichi oggetto di vincolo), si è avviata una nuova e promettente fase gestionale del patrimonio di famiglia, in vista della ricostituzione integrale ed aggiornata del Museo allestito nel tardo Ottocento in via della Lungara e la sua futura riapertura al pubblico in una sede più adeguata. 

 

From the Torlonia Museum in Via della Lungara to the exhibition in Palazzo Caffarelli.
A history of protecting archaeological patrimony in private hands

 

The paper, as can be seen from the subtitle above, presents the history of the Ministry’s activity in the preservation of a particularly excellent collection of antiquities, that of Prince Torlonia. This activity has run from the late 1800s up to the present day.

The various operations that the State undertook are illustrated, in its protection of one of the largest and interesting patrimonies of Rome. On top of this, following the demolition, in 1892, of the family’s palace that had stood in what is now Piazza Venezia, the Galleria Nazionale di Arte Antica was enriched with a donation of paintings and sculptures. The draughting of better articulated protective legislation since the early 1900s has placed many important restrictions on the collections of antiquities housed in the Torlonia family’s various palaces and villas. At the same time a better and more adequate arrangement is being sought for the collection of marble sculpture housed in Via della Lungara, which over the years has remained closed to the public. The various steps in an agreement between the State and a private individual are drawn out, an agreement that has lasted over a century. There has also been an attempt, always hampered by a lack of public funding, to acquire said collection for the public. Only recently has there been a new agreement between the Ministry and the Fondazione Torlonia, foreseeing the loan of the collection of the over six hundred restrained marble antiquities, as well as their custody and promotion. This hails a new and promising arrangement for the family’s patrimony, given the complete refurbishment of the museum in Via della Lungara, originally furnished in the late 1800s. This means that in the future the collection will be put on display in a more adequate setting.