Cándido de la Cruz Alcañiz, Jorge García Sánchez: L’Accademia romana di Francisco Preciado de la Vega in piazza Barberini e gli artisti spagnoli del Settecento (Estratto dal fasc. I - serie VII )

    

Con questo articolo relativo al pittore sivigliano Francisco Preciado de la Vega (1712-1789) si vuole approfondire la conoscenza della sua personalità come docente, oltre ad analizzare l’ambiente accademico vissuto dai suoi discepoli spagnoli in Italia, la cui attività artistica egli diresse.
L’analisi della figura di Preciado ha svelato diversi aspetti della sua opera di gran rilevanza, ma soprattutto apportato notizie di particolare ricchezza sull’ambiente artistico romano della seconda metà del XVIII secolo. L’apprezzamento di Roma da parte degli accademici spagnoli girò intorno all’ammirazione e venerazione che sentivano verso la sua enorme cultura artistica. Dalla Real Academia de San Fernando di Madrid si concederono pensioni con la finalità di formare artisti nell’Urbe, affinché potessero contribuire alla gloria artistica nazionale. Grazie alla sua ampia esperienza, in 1758 Francisco Preciado de la Vega si fece carico della loro direzione, incominciando in un certo modo il primo centro artistico ispano all’estero. Preciado aveva mantenuto previamente un’accademia particolare presso casa sua, dove da allora accolse ugualmente ai pensionati spagnoli, i quali si stanziarono attorno al loro maestro in un’area di Roma molto precissa, la Piazza Barberini.

The Roman Academy of Francisco Preciado de la Vega in Piazza Barberini and eighteenth-century Spanish artists in Rome

The article is devoted to the painter from Seville, Francisco Preciado de la Vega (1712-1789). Its aim is to deepen knowledge of his personality, especially as teacher, and to analyze the academic ambience experienced by his Spanish disciples in Italy, whose artistic activities he directed.
Analysis of Preciado’s career as artist and teacher has revealed various aspects of his work of great importance, but has especially contributed new findings of particular richness about the artistic scene in Rome in the second half of the eighteenth century. Appreciation of Rome by Spanish academicians revolved around the admiration and veneration they felt for the city’s enormous artistic culture. The Real Academia de San Fernando in Madrid granted bursaries aimed at training artists in Rome, so that they could fittingly contribute to the national artistic glory. Thanks to his wide experience, Francisco Preciado de la Vega assumed responsibility for their supervision in 1758. He thus began what was in some sense the first Spanish school of art abroad. Preciado had hitherto maintained a private academy in his own house. He now received the budding Spanish artists who had received bursaries from the Real Academia and who had settled round their master in a very precise area of Rome, the Piazza Barberini.