Alessandro Tomei: Materia e colore nella scultura lignea medievale

    

Estratto dal volume speciale: Scultura lignea. Per una storia dei sistemi costruttivi e decorativi dal Medioevo al XIX secolo


La cosiddetta “Madonna della Vittoria”, statua lignea, custodita a Scurcola Marsicana (L’Aquila) e proveniente dall’Abbazia cistercense di Santa Maria della Vittoria fatta edificare da Carlo I d’Angiò a monumentale memoria della battaglia dei Piani Palentini presso Tagliacozzo, costituisce uno straordinario incunabolo, testimoniante la precoce diffusione degli stilemi gotici nella scultura lignea d’Abruzzo e, più in generale, nei territori soggetti al dominio angioino.
Essa è infatti da considerarsi opera di tardo Duecento e non trecentesca, come solitamente affermato dalla letteratura critica; la datazione all’ultimo quarto del XIII secolo trova infatti significative conferme attraverso il confronto stilistico con opere francesi e tedesche, in particolare la Limburger Madonna in Sankta Maria im Kapitol a Colonia.

Material and Colour in Medieval Wood Sculpture

The so–called “Madonna of Victory” is a wood statue located in Scurcola Marsicana (province of L’Aquila), which came from the Cistercian abbey of Santa Maria della Vittoria, a monument built by Charles I of Anjou near Tagliacozzo to commemorate the Battle of the Piani Palentini (also known as the Battle of Tagliacozzo). The statue constitutes an extraordinary testament to the early diffusion of Gothic stylistic features in the wood sculpture of the Abruzzo, and more generally in the territories under Angevin rule. The statue should be considered a work from the late thirteenth rather than the fourteenth century as is usually indicated in the literature. In fact, dating this work to the last quarter of the thirteenth century is confirmed by a stylistic comparison with French and German works, in particular the Limburg Madonna in Sankt Maria im Kapitl in Cologne.