Cesare Valle, Tommaso Valle: La “dimensione umana” dell’abitare in un prototipo di edilizia intensiva. Le residenze per dipendenti Alitalia a Ostia Lido (1965–1970)

    

Questo lavoro consiste in un’indagine tipologica sulla realizzazione di un organico progetto strutturale e di design dal carattere innovativo. Inizialmente il piano prevedeva la costruzione di 3,000 unità abitative, dunque un progetto su larga scala, ma i lavori si interruppero dopo la prima fase di edificazione. Il fine dell’approccio adottato era la riduzione al minimo dell’impatto acustico e visivo attraverso l’articolazione del complesso in due strutture che affacciavano su una strada d’accesso interna. Ogni struttura era a sua volta costituita da due edifici, rispettivamente di due e sei piani. Osservandoli dalla strada interna l’edificio più basso riduce l’impatto visivo di quello più imponente, che gli fa da sfondo, mentre l’edificio maggiore assicura, per via dell’altezza e della facciata, l’omogeneità con le costruzioni circostanti.
Una serie di ponti collegano i due edifici delimitando dei giardinetti privati al piano terra. La presenza, nelle facciate, di elementi aggettanti e incassati contrasta l’effetto di bidimensionalità e compattezza altrimenti determinato dalla disposizione geometrica delle linee che scandiscono gli edifici, garantendo inoltre un’ottima luminosità e assicurando la privacy. Le finestre garantiscono, mediante specifici vetri e sistemi di apertura, visibilità e ventilazione.


The “human dimension” of living in a prototype of intensive housing: the Alitalia residence blocks
in Ostia Lido (1965–70)

 

This project can be described as typological research into the development of a structured, dynamic formal layout and design of non–conventional character. The initial programme envisaged a total of 3000 accommodation units, a large scale construction, but only the first phase of the project was completed. The architectural approach focused on the minimisation of visual and acoustic impact through division of the complex into two separate buildings, six and two storeys high, looking onto an internal access road. The lower building can be seen in the foreground, from the internal road, with the taller building set further back so as to reduce its visual impact. The large building also ensures homogeneity and continuity of frontage and height with respect to the neighbouring sites. The two buildings are connected by bridges, delimiting a series of private green areas at ground level. The linear geometric layout contrasts with the structure of the buildings, the façades of which present recessed and projecting elements designed to reduce volumetric impact, ensure optimal exposure to sunlight and guarantee privacy. The windows are fitted with special screens designed to provide visibility and ventilation.