Tobias Fischer–Hansen: La corrispondenza fra Saverio Landolina e Frederik Münter. Un epistolario di colti antiquari sul finire dell’Illuminismo (estratto dal fascicolo 37-38)

    

La corrispondenza fra il teologo danese Frederik (Friederich) Münter e l’antiquario siciliano Saverio Landolina Nava, compresa fra il 1786 e il 1804, è un importante esempio di dotti scambi letterari in grado di superare agilmente le frontiere. Il contributo fornito da Frederik Münter a questo epistolario è stato già trattato in precedenza dall’autore, mentre qui si esaminano le lettere di Saverio Landolina inviate da Siracusa a Münter in Copenhagen. Le lettere di Landolina trattano di varie ricerche antiquarie del suo tempo, in primis delle analisi da lui condotte sulla topografia della antica città greca, talora corredate con schizzi chiarificatori delle sue interpretazioni, laddove le idee non sono in accordo con quelle di Landolina. Anche le spiegazioni e interpretazioni relative all’architettura del teatro antico e dell’anfiteatro, integrate con analisi di tutte le evidenze epigrafiche, sono state da lui condotte meticolosamente. I Nachrichten von Neapel und Sicilien di Frederik Münter dal 1790, con le sue interpretazioni delle rovine e dei resti antichi di Siracusa, diedero a Landolina l’opportunità di esporre i suoi punti di vista e offrire suggerimenti per quelle di altri. Infatti l’epistolario riflette le considerazioni dei circoli colti del tempo, da Palermo a Napoli, da Göttingen ad Amburgo, riguardanti la storia antica, la numismatica, l’antropologia e la topografia. Landolina racconta le sue ambizioni relative alla creazione di un museo destinato ad accogliere i materiali di arte greca e romana da lui rinvenuti, molti dei quali costituiscono tuttora i reperti principali esposti nel Museo Archeologico Regionale di Siracusa. Questo museo e quello del principe Ignazio di Biscari a Catania hanno indubbiamente giocato un ruolo determinante nel sogno di Frederik Münter di fondare a sua volta un museo di oggetti d’arte egizia, greca e romana, aperto al pubblico, nella sua residenza ufficiale, ossia il vescovado di Copenhagen.

 

            Correspondence between Saverio Landolina and Frederik Münter. Letters between cultured antiquarians at the close of Illuminism


The correspondence between the Danish theologian Frederik (Friederich) Münter and Sicilian antiquarian Saverio Landolina Nava spanned the years 1786–1804. The letters are a remarkable example of learned cross border intercourse. Frederik Münter’s contribution has been treated on earlier occasions by the author. This paper covers the letters from Saverio Landolina in Syracuse to the Danish theologian in Copenhagen. Saverio Landolina’s letters deal with various fields of his antiquarian research at the time. At the forefront is his analysis of the topography of the ancient Greek city. Sometimes he includes sketches to clarify his thoughts. When their interpretations contrast with his, he doesn’t hold back from criticising his contemporary Syracusan academics. There are also explanations and interpretations of the architecture of Syracuse’s ancient theatre and amphitheatre. The analysis of all the epigraphical evidence is meticulously laid out. Frederik Münter’s Nachrichten von Neapel und Sicilien was first published in 1790. Its interpretation of Syracuse’s ancient ruins and remains gave Saverio Landolina a chance to expound his own insights and to offer suggestions to improve the other’s views. The letters are the reflections of learned communities of the period, from Palermo to Napoli, Göttingen to Hamburg. They span ancient history, numismatics, anthropology and topography. Landolina writes of his hope for a museum to house the pieces of Greek and Roman art he has studied. Today some of these are the main exhibits in the Museo Nazionale di Siracusa. The museum in Syracuse and the Prince Ignazio di Biscari Museum in Catania undoubtedly played a role in Frederik Münter’s ambitions to create his own museum of Egyptian, Greek and Roman art. This was to be accessible to the general public, in his official residence, the bishopric in Copenhagen.