Dario Barbera: Un ritratto di Ierone II a Siracusa? (Estratto ala fascicolo 25)

    

L’articolo costituisce la prima edizione di una pregevole testa marmorea conservata presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa. Dopo una presentazione delle precedenti proposte e una descrizione più puntuale della scultura, il lavoro affronta la delicata questione della ricostruzione dell’attributo in metallo, oggi perduto, che in origine doveva cingere la testa. Segue l’analisi tecnico-formale dell’opera, con un inquadramento cronologico nell’ultimo quarto del III secolo a.C. Sulla base dei confronti con l’immagine monetale di Ierone II, viene quindi proposta un’interpretazione della testa come un possibile ritratto del sovrano. La riflessione sul significato storico-culturale dell’opera è alla base di una digressione metodologica sulla ritrattistica regale ellenistica e sulla strategia allusiva tra ritratti e immagini divine elaborata dall’arte ellenistica. I paragrafi finali del contributo sono dedicati alla Siracusa di Ierone II e all’inserimento dell’opera nel più ampio contesto di questa capitale ellenistica. L’articolo evidenzia i limiti metodologici e documentali che hanno caratterizzato i tentativi di ricostruire l’arte e l’immagine della Siracusa ieroniana. Il possibile ritratto di Ierone II, la prima opera d'arte saldamente riconducibile alla cultura artistica della Siracusa di III secolo a.C., permette di ripensare l’arte di questa città e di questo periodo.

 

A Portrait of Hiero II in Syracuse?


The article presents the first systematic analysis of a remarkable marble head in the Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi in Syracuse (Sicily). After a review of earlier proposals and a more detailed description of the sculpture, the author turns to the complicated issue of reconstructing the now–lost metallic attribute that may have girded the head. A technical and formal analysis of the work follows, narrowing its chronology to the final quarter of the third century BC. On the basis of comparisons with numismatic images of Hiero II of Syracuse, an interpretation of the head as a possible portrait of the sovereign is then proposed. Considerations on the historical and cultural significance of the work are the bases for a methodological digression on Hellenistic ruler portraiture and the strategy of allusions between portraits and deity images that developed in Hellenistic art. The final paragraphs center on the Syracuse of Hiero II’s day and a contextualization of the portrait head in this Hellenistic town. The author underlines methodological and documentary limitations that have characterized previous efforts to reconstruct the art and urban reality of Syracuse under Hiero II. The proposed portrait of Hiero II, the first work of art firmly attributable to third–century BC artistic culture in Syracuse, enables a rethinking of the art of this metropolis during that period.