Maddalena Cima: Leoni greci a Roma (Estratto dal fascicolo 24)

    

Tre statue greche di leoni, segnalate in un importante lavoro di Madeleine Mertens Horn del 1986, sono state rinvenute a Roma in tempi diversi. Un’accurata indagine sulle fonti archivistiche, letterarie e iconografiche ha permesso di ricostruirne la provenienza da specifici ambiti topografici della città antica e di proporne una nuova lettura all’interno del contesto di appartenenza. Nati probabilmente come monumenti funerari di eroi greci e trasferiti a Roma già nell’antichità come bottino di guerra o come oggetti di raffinato collezionismo artistico, i leoni giunti dalla Grecia mutano, con il mutare del contesto, anche il loro ruolo in relazione alla diversa concezione delle opere da parte del mondo romano, ai luoghi di collocazione e all’insieme del programma decorativo: opere di diversa origine, provenienza e cronologia, ma raccolte per essere esibite con nuove funzioni e significati. In particolare, la possibilità di individuarne la provenienza da grandi complessi residenziali permette di ipotizzare l’inserimento dei leoni all’interno di giardini, come elementi di un artificioso paesaggio naturale popolato da animali selvatici.

Greek Lions in Rome

Three sculpted Greek lions, treated in an important study by Madeleine Mertens Horn published in 1986, have been discovered in Rome in different periods. A careful investigation of the archival, literary and visual sources enables the author to reconstruct the provenances from specific topographic areas of the ancient city, and to propose a new interpretation on the basis of these contexts.
In all likelihood created as funerary monuments for ancient Greek heroes and transported to Rome as war trophies or as objects for refined art collecting, the Greek lions in their changed contexts also changed roles in relation to the differing view of them on the part of the Roman world, to the sites in which they were placed, and to the overall decorative program: works of various origins, provenances and periods, collected to be exhibited with new functions and meanings. In particular, the individuation of their provenances from large residential complexes in Rome enables the author’s hypothesis that the lions were placed in gardens as elements of a recreated natural landscape populated with wild animals.