Lothar Sickel: Una sconosciuta pala d’altare di Paris Nogari a Gallese. Occasione per una ricostruzione della sua illustre cerchia familiare: l’architetto Antonio Labacco e l’orafo Manno Sbarri (Estratto dal fascicolo 22-23)

    

L‘articolo tratta di un’inedita tela di Paris Nogari , una grande pala d’altare con la Sepoltura di Cristo proveniente dalla Basilica di San Famiano a Gallese e oggi conservata nel duomo del paese. L’attribuzione al Nogari è comprovata dal ritrovamento del contratto stipulato a Roma il 23 aprile 1579 tra il pittore e due membri della confraternita di San Famiano. Il quadro doveva decorare l’altare maggiore della basilica che allora fu ristrutturata anche in vista della cessione del territorio di Gallese da parte della famiglia Madruzzi agli Altemps. L’identificazione della opera, conservata in cattivo stato è molto importante per la comprensione del cammino artistico del Nogari in quanto è l’unico dipinto su tela che finora sia emerso. Infatti finora il Nogari era noto solo attraverso i suoi affreschi. Dall’analisi stilistica del quadro di Gallese risultano nuovi elementi per stabilire meglio sia il rapporto del Nogari con il suo maestro Raffaellino da Reggio sia la datazione di altre opere sue finora difficili da collocare nel percorso dell’artista. Inoltre l’identificazione del quadro di Gallese offre l’opportunità di presentare nuovi dati sulla biografia del pittore e la sua cerchia famigliare. Sembra un caso piuttosto insolito scoprire non solo che la moglie del Nogari, Marzia Sbarri, era figlia del rinomato orafo Manno Sbarri e nipote dell’altrettanto noto architetto Antonio Labacco, ma anche che tutte le sorelle di Marzia erano sposate con altri artisti come il pittore Paul Bril o lo scultore Ambrogio Bonvicino. La famiglia del Nogari, quindi, costituiva un complesso  intreccio artistico e sociale per la collaborazione di questi artisti alle grandi imprese pittoriche ai tempi di Sisto V.


A Previously Unknown Altarpiece by Paris Nogari in Gallese as the Occasion for Reconstructing his Illustrious Family Circle:
 the Architect Antonio Labacco and Goldsmith Manno Barri


The article treats a previously unpublished canvas painted by Paris Nogari. The work, a large altarpiece with
The Entombment, was in the basilica of San Famiano in Gallese and is today conserved in the Gallese cathedral.
The attribution to Nogari is substantiated by the discovery of the contract stipulated in Rome on 23 April 1579 between the painter and two members of the confraternity of San Famiano. The painting was destined for the high altar of the basilica, then undergoing renovation also in view of the Madruzzi’s imminent cession of the Gallese feud to the Altemps family. The identification of the work, in poor condition but at least unretouchrd, is of great importance for understanding the artistic development of Nogari, since it is his only known painting on canvas. Indeed, in current scholarship the artist is recognized only as the author of a number of mural paintings. From a stylistic analysis of the Gallese painting new elements emerge that enable the author to establish Nogari’s relations with his master Raffaellino da Reggio on more certain grounds, as well as to date other works by Nogari that have up to now escaped placement within the known chronology of his career. The identification of the Gallese painting also offers the opportunity to present new data on the painter’s biography and family circle. It is indeed surprising to discover that not only was Nogari’s wife Marzia Sbarri the daughter of the famed goldsmith Manno Sbarri and niece of the similarly well known architect Antonio Labacco, but also that all of Marzia’s sisters were married to artists, including the painter Paul Bril and sculptor Ambrogio Bonvicino. Nogari’s extended family, therefore, constituted a complex artistic and social network, which underpinned their collaboration in the monumental pictorial enterprises underway during the pontificate of Sixtus V.