Giuseppina Monterosso: Processione muliebre su una pisside corinzia di Siracusa: dono votivo ad Artemide Chitonea? (Estratto dal fascicolo 19-20)

    

Una piccola pisside delle collezioni del Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi, uno dei pezzi più antichi, facente parte della raccolta del cosiddetto “vecchio fondo”, è un interessante esempio di quella classe dei Frauenfest, tra i soggetti preferiti dai ceramografi corinzi, ricollegati alla sfera del sacro e solitamente al culto di Artemide, che qui appare di particolare interesse per la dimensione narrativa della decorazione, i cui dettagli portano ad una originale interpretazione.
La dea, il culto della quale è legato alle origini e alle fasi più antiche della storia della città di Siracusa, prima divinità in essa venerata, nel suo ruolo di divinità liminare, protettrice dei parti e kourotróphos, è qui la destinataria di offerte che si caratterizzano per la loro peculiarità e offrono lo spunto per una rilettura del soggetto, che conduce ad una poco nota epiclesi, quella di Chitonea: protagonista di una cerimonia, ricordata dalle fonti, animata da danze accompagnate dal suono dell’aulós, in occasione della quale la dea riceveva in dono la tunica dopo un parto felicemente riuscito e di cui la pisside sembrerebbe offrire una rara testimonianza iconografica.


Female procession on a Corinthian pyxis from Syracuse: votive gift to Artemis Chitonea?

A small pyxis from the Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” is one of the most ancient pieces of the so–called “Vecchio Fondo” collection. Its painted decoration is an interesting example of a
Frauenfest, which is a favourite subject of Corinthian painters of ceramics, that has religious connections — usually the cult of Artemis — and is fascinating in terms of the narrative of the decoration, whose details lead the author to an original interpretation.
The goddess, whose cult is connected to the origins and the most ancient part of the history of Syracuse, was the first divinity to be venerated here. In her role as a liminal deity, protectress of childbirth and kourotrophos, she is here the recipient of offers, whose peculiarity call for a new look at the subject matter and lead us to her little–known name as Artemis Chitonea. She is the protagonist of a ceremony, remembered from literary sources and animated by dancers accompanied by the sounds of the aulos, during which she receives the tunic just after successfully giving birth. The pyxis seems to provide rare iconographic testimony of this event.