Marco Vaccaro: Alcune tele inedite di Giacomo Farelli in Abruzzo (Estratto dal fascicolo 17)

    

Il cavalier Giacomo Farelli è esponente di sicuro rilievo della pittura napoletana di secondo Seicento, ma gli studi sulla sua interessante e feconda carriera sono ancora in corso; in particolare, un catalogo di opere progressivamente accresciuto negli ultimi decenni lo configura tra i protagonisti assoluti della scena abruzzese, dove fu attivo specialmente nell'ambito delle committenze nobiliari e rivestì anche incarichi politico-amministrativi di rilievo. L'articolo discute il ritrovamento e l'attribuzione di alcune tele inedite nelle chiese di San Giovanni Apostolo di Sulmona e di San Giovanni Battista di Atri analizzandone l'iconografia, la committenza e i rapporti stilistici con altre opere recentemente ritrovate in Abruzzo, come la Madonna del Rosario di San Domenico a Chieti o — al contrario — da alcuni anni scomparse, quale è il caso degli scomparti laterali del trittico di Sant'Eustachio a Cermignano.   

 
Some unpublished paintings by Giacomo Farelli in Abruzzo
 
The Giacomo Farelli is certainly a notable representative of Neapolitan painting in the second half of the seventeenth century, even if studies of his interesting and prolific career are still ongoing. The catalogue of his works has grown steadily over recent decades and shows that he was one of the protagonists on the Abruzzo stage, where he was especially active in working on commissions from the noble families as well as serving important political and administrative appointments. This article is about the discovery and attribution of a number of unpublished canvases in the churches of San Giovanni Apostolo in Sulmona and San Giovanni Battista in Atri, with an analysis of their patronage, iconography and stylistic relationships with other works also recently found in the region, such as the Madonna del Rosario in the church of San Domenico in Chieti or — in contrast — works lost some years ago, such as is the case of the lateral sections of the triptych in Sant’Eustachio in Cermignano.